I Mediterranean Experiences Festival

VIII International Journalism & Arts Award “Gino Votano”

(Reggio Calabria, 29-31 gennaio 2010)

2010

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Comunicato stampa  - il festival e l'esperienza

Il Mediterranean Experiences Festival nasce da lunghi tour in giro per i festival d'Europa : da Lisbona a Cork, da Gand a Berlino, da Parigi a Vienna, a Barcellona e coniuga i valori mediterranei alla luce di nuove ricerche sensoriali, esperienze tattili, gustative, visive, sonore da condividere per indagare e approfondire nuove strutture formali e nuove visioni estetiche e storiche. Il Festival che si terrà a Reggio Calabria, per tre giorni, dal 29 al 31 gennaio 2010, é la normale contiguità del premio "Gino Votano", giunto alla settima edizione, propone una rassegna con 27 film in concorso e 8 fuori concorso, una mostra d'arte, 6 concerti di musica gitana, un progetto di recupero architettonico, tre convegni, cinque prove di gusto, 6 laboratori diretti a studenti, autori, tecnici e appassionati, ma anche a normali cittadini. In tutto 25 artisti in rappresentanza di 15 paesi. Tra i film e gli autori selezionati ci sono tra l'altro autori e film vincitori a : Cannes, Sundance Film Festival, Cesar, Toronto International Film, European Film Academy, Biennale del Cinema di Venezia, Milano Film Festival, candidati all'Oscar o presenti nelle selezioni ufficiali dei più prestigiosi festival internazionali : la Viennale, il Festival di Locarno, la Berlinale.

Comunicato stampa  - i ragazzi protagonisti

Il Mediterranean Experiences Festival presenta come di consueto una giuria mista tra addetti ai lavori e ragazzi. Presidente dei lavori, il vicedirettore del Tg2, Carlo Pilieci, ma soprattutto i ragazzi del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, del liceo artistico “Mattia Preti”, del liceo linguistico "Nuova Europa" e dell’Università per stranieri ”Dante Alighieri” che partecipano al corso di giornalismo online e fanno stages sulla comunicazione a contatto con scrittori, editori, registi e giornalisti di tutto il Mediterraneo. Tra gli ospiti della manifestazione, l’addetto culturale all’ambasciata d’Egitto, Taha Mattar, il vicedirettore del Tg1, Gennaro Sangiuliano e don Pino de Masi, dell'associazione "Il Samaritano", il sacerdote delle fiaccolate di Rosarno, Beniamino Saibene, condirettore del Milano Film Festival, Valentina Cardinali, di Fare Futuro, la scrittrice italo-marocchiana Roberta Yasmine Catalano; l'attore italiano Antonio Cotroneo che lavora in Austria, un immigrato europeo, la regista tedesca Claudia Mutzelfeldt, della Zdf, il giornalista di Sky Tg 24, Flavio Isernia. Per gli studenti due premi in palio, quello di miglior giovane giornalista e quello per il miglior giornalino scolastico, non solo la targa ma anche la possibilità di uno stage gratuito in uno dei principali festival d'arte e del cinema d'Europa. E già qui come al solito saranno loro a realizzare il documentario sul festival con "La prima intervista", che l'associazione produce ormai dal 2003, mettendo a disposizione dei ragazzi, tecnici, attrezzature e personaggi per le loro prime esperienze giornalistiche.

Comunicato stampa  – le rassegne
Al Mediterranean Experiences Festival, sempre più interessante la rassegna cinematografica con corti e lungometraggi di autori prestigiosissimi, con alcuni inediti per l’Europa. Qualificanti soprattutto le sezioni dedicate a Tunisia e Egitto. Dal Cairo, arriva “An artist from the East” di Ahmed Youssef, è un documentario straordinario sulle arti visive contemporanee egiziane e i film del regista Maged El-Mahdi, un autore che presenta in modo limpido i problemi dell’integrazione. Viceversa da Tunisi, arriva il produttore regista tunisino, Mohamed Challouf che con “Italiani dell'altra riva”, analizza invece la vita degli italiani, anche illustri come Claudia Cardinale, nati in Tunisia. E poi insieme a Gina Annunziata, “Ritratto di Maurizio Valenzi”, un documentario sulla vita di Maurizio Valenzi , pittore della scuola di Tunisi che si è trasferito a Napoli ed é diventato anche uno die più amati sindaci della città. Grande attesa per il film della preside della facoltà di Architettura dell’Università di Tunisi, Najat El Hedhley Boubaker, che sta lavorando al recupero delle emergenze architettoniche nelle oasi del Sahara. Per l’Europa molta attenzione per “Totò” dell’austriaco Schreiner, presente a Venezia, che racconta la storia di un immigrato di Tropea. Curiosità per film divertenti e interessanti come "After Shave" del libanese Hany Tamba, già premio Cesar in Francia; "Bezi Zeko Bezi" del serbo Pavle Vuckovic, vincitore a Cannes della sezione cortometraggi; "Door to Door" dell’israeliano. Shunit Aharoni, quest’anno selezionato con il film “Kirot” al Toronto International Film Festival; La Ruta Natural" dello spagnolo Alex Pastor che ha già vinto il Sundance Festival e "Amin" del francese David Dusa, miglior cortometraggio europeo dalla European Film Academy. La sezione storica è dedicata a uno dei padri del documentario, Romolo Marcellini regista e autore di documentari, giornalista ha ottenuto la candidatura al Premio Oscar come miglior documentario nel 1962. In "Regioni", anche la proposta di Mimmo Raffa che mostra gli incanti di Morgana, la dama dei cavalieri cantata da Chretiens de Troyes. Una chicca fuori concorso “Legami d’acciaio” e “Experiences” due film italiani in grado di competere a livello internazionale per fotografia e contenuti. Mostra d’arte graffiante tra la pop art e le sgocciolature di texture di Massimo Volponi. E per finire la musica klezmer allegra e scanzonata di Javier Camarda, sassofonista italo argentino che si è già esibito all’"Atina Jazz Festival", alla "13ma Festival Des Fanfares in Montpellier" e al "MedFilm Festival".

 

SELEZIONE UFFICIALE


Shunit Aharoni (Israele)
Regista israeliano. Con “Kirot” è entrato nella selezione ufficiale del Toronto International Film Festival 2009

Ufuk Aksoy (Turchia)
Regista turco. Nato a Samsun nel 1977, vive a Istanbul e si laurea al dipartimento di Graphic Design della Mimar Sinan University of Fine Arts. Sta lavorando nel campo della progettazione grafica e dal 2005 gira e produce cortometraggi.

Gina Annunziata (Italia)
Gina Annunziata responsabile delle attività culturali della Fondazione Valenzi di Napoli. Autrice di una tesi sull'amministrazione delle Giunte Valenzi al comune di Napoli

Louizos Aslanidis (Grecia)
Regista e produttore greco, Impegnato anche in coproduzioni con gli Stati uniti e dal 2007 presente ai festival italiani di corti.

Mohamed Challouf (Tunisia)
Mohamed Challouf è nato nel 1957 a Sousse (Tunisia). Tra il 1974 e il 1978 frequenta la Federazione tunisina dei Cine Club e il Club dei cineasti amatori della sua città natale. Nel Settembre 1978 si trasferisce a Perugia dove frequenta per due anni l’Università Italiana per stranieri.
Nel 1983 con l'aiuto di un gruppo di amici crea Le giornate del cinema Africano di Perugia e ne cura la direzione artistica fino al 1994. Dal 1986 vive e lavora a Milano dove per qualche anno è collaboratore di Radio Popolare e organizzatore della manifestazione culturale Le ultime carovane. Nel 1992 pubblica il suo primo libro fotografico intitolato I Figli del Sud che accompagna l'omonima mostra dedicata all'infanzia in Africa esposta in più di trenta città tra l’Africa e l’Europa ( tra cui Tunisi, Ouagadougou, Susa, Copenaghen, Roma, Milano, Parigi, Perugia, Modena). Nel 1994 rientra per un anno in Tunisia per assumere la direzione artistica delle Giornate cinematografiche di Cartagine, primo festival del cinema in Africa. Tra il 1992 e 1996 è co-autore e produttore di Italiani dell'altra riva, un documentario sulla memoria della comunità italiana della Tunisia e poi produttore di Anastasia di Bizerta, film selezionato per la Mostra d'Arte cinematografica di Venezia che racconta la storia dei rifugiati della marina imperiale russa nel 1920 nel nord della Tunisia. I due film realizzati da Mahmoud Ben Mahmoud sono stati diffusi in Italia da Raitre. Dal 1996 collabora con il Festival del cinema d'Africa, d'Asia e di America latina di Milano e cura gli eventi collaterali al concorso ufficiale del Festival. Dal 2000 al 2003 è collaboratore del Festival Internazionale del Film di Locarno. Nel 2001 è produttore e regista del documentario Ouaga Capitale del Cinema, selezionato per la Mostra del Cinema di Venezia dello stesso anno e diffuso in Italia da Tele+. Nel 2004 collabora con Il Piccolo Teatro di Milano per il Festival del Mediterraneo.
Dal 2005 organizza Les Rencontres Cinématographiques de Hergla (Tunisia), un nuovo festival dedicato al cortometraggio e al documentario d'Africa e del Mediterraneo, nello stesso tempo una occasione d'incontro tra giovani africani e mediterranei attorno a temi che riguardano il cinema e le arti visive.

David Dusa (Francia)
Regista francese cresciuto in Svezia nel 1979 e in Sud Africa; ha conseguito un Master in studi cinematografici a Göteborg e Parigi. Poi è stato assistente del documentarista Peter Friedman. “Macchina” (5 '), il suo primo corto è stato selezionato al IFFR nel 2006 e al Berlinale Talent Campus. Con “Amin” (9 ') ha vinto il Prix UIP a Rotterdam IFF 2007 ed è stato nominato per il miglior cortometraggio europeo dalla European Film Academy, in onda in molti televisivi internazionali e premiato in numerosi festival, Nel settembre 2008 Dusa ha terminato il suo terzo cortometraggio, “Le distanze” (29 '), un film suggestivo sui tentativi dei profughi che tentano di raggiungere l'Europa. Premiato a Clermont Ferrand IFF e Göteborg IFF. Nel gennaio 2009 ha realizzato “Cacheux” (11') il momento della separazione dei due amici, poetica e fisica, con il sostegno di Le Fresnoy, Studio National d'arts contemporains.

Maged El-Mahdi (Egitto)
Regista egiziano. Nato nel 1958, si è laureato in filosofia all’Università di Alessandria, dal 190 vive in Italia dove ha studiato regia cinematografica presso l’istituto professionale nazionale di arte cinematografica di Roma. Nel 1996 ha realizzato “Il ritratto di un giovane immigrato” e nel 2002 ha diretto “Salam Viterbo”.

Lola Frederich (Francia)
Regista francese. Nata nel 1974, Lola Frederich ha dapprima una formazione letteraria. In seguito lavora come assistente alla regia in numerosi cortometraggi e nel 2005 esordisce alla regia con il documentario “Dans l'ombre d'une ville”, che racconta la vita delle donne analfabete che vivono nel quartiere della Goutte d'Or di Parigi.

Flavio Isernia (Italia)
Giornalista di SKY TG24, vicecaposervizio, è corrispondente da Bologna e inviato. In passato ha collaborato con Corriere della Sera, Radio24 - Il Sole 24 Ore e varie altre testate. Appassionato di libri polizieschi, ama viaggiare nei Paesi del Nord-Europa, del cui ossigeno è consumatore abituale. In Italia nutre la mente, e non solo quella, di turismo enogastronomico. Nei ritagli di tempo riesce a tornare a casa, sotto le due torri.


Claudia Mutzelfeldt (Germania)
Regista e autrice televisiva tedesca, lavora a Colonia, dove collabora con la prima rete televisiva, la Zdf.

Nacho Vigalondo (Spagna)
Regista spagnolo. La sua opera prima risale al 2007, “Los cronocrímenes” (“Timecrimes”). Costato solo un paio di milioni di euro, è diventato un caso in tutto il mondo tra gli appassionati del cinema di genere: circolato tra i festival di genere per mesi, dove ha fatto incetta di premi, è uscito in Spagna nell'estate 2008, e negli Stati Uniti alla fine dell'anno, meritandosi il prevedibile remake americano, in arrivo nel 2011.

Alex Pastor (Spagna)
Regista spagnolo giovanissimo ha vinto il Sundance Festival e il Milano Film festival, soprattutto per la fotografia impeccabile e suggestiva.

Alessandro Quadretti (Italia)  
Regista nato a Forlì nel 1974, si laurea in Storia Contemporanea all’Università di Bologna, nel 2001. L’anno successivo inizia il corso biennale di regia della Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media di Milano, diplomandosi nel giugno 2004. Ha diretto un mediometraggio, “L’acqua sulla pelle”, prodotto da H3G nel 2007 - sei cortometraggi, tra cui “Insideout”, vincitore del Concorso a tema fisso del Bellaria Film Festival 2005, e “Come mi vuoi”, vincitore del premio “Tregisti” alla Festa Internazionale del Cinema di Roma 2006, secondo classificato a Cinesogni 2006 e finalista al Festival itinerante Corto!Italia! 2007 di Brema/Berlino - un documentario, “Antonio ferroviere” vincitore del 3° premio al festival nazionale Corto Sicuro 2007, indetto dall’ANMIL, vincitore della menzione speciale al Pentedattilo Film Festival 2007 e selezionato per “Colpe di Stato” al Milano Film Festival 2007 - spot e videoclip; inoltre tiene corsi e workshop su storia e linguaggio del cinema, a Milano e a Forlì-Cesena.

Mimmo Raffa (Italia)  
Regista, attore, doppiatore e giornalista. Nato a Reggio Calabria il 1 gennaio 1943. Diplomato in recitazione teatrale, cinematografica e Tv. Al cinema é stato interprete nei film: "Giganti" di Mollo, "Il trafficone" di Corbucci, "La polizia ha le mani legate" di Ercoli, "Ciao Mama" di Franconi. In tv ha lavorato alle fiction Rai : "La squadra" e "Un posto al sole". Direttore dell'emittente televisiva "Telereggio". Presidente del Blu Sky Cabaret che ha raggiunto quest'anno il suo 35° anno di attività artistica. Dirige il teatro Loreto l'unico teatro in vernacolo di Reggio Calabria. La sua compagnia, nata oltre 30 anni fa come cabaret, dopo una lunga collaborazione con il Bagaglino di Roma, è passata al teatro in vernacolo e ha trovato 'casa' a Reggio, nella sala parrocchiale della chiesa di Loreto. "Il nostro teatro rappresenta l'ultimo rifugio, l'ultima tana del teatro dialettale. Lo sentiamo più vicino e più trainante per la gente che, da una decina d'anni a questa parte, ci segue e si rispecchia negli spettacoli che proponiamo. Del resto, noi non presentiamo i copioni tout court come ci vengono dati, questo sarebbe un affronto per l'intelligenza della gente, ma li adattiamo, li cuciamo su misura alle situazioni che si vivono qui in città. Se si pensa che da tre spettatori iniziali siamo arrivati ad avere 168 abbonati e che la nostra sala ne contiene 130, per noi è una grande soddisfazione".

Peter Schreiner (Austria)
Regista austriaco Peter Schreiner, 52enne, é stato l'autentica sorpresa della sezione “Orizzonti” della Biennale di Venezia 2009, con il documentario d "Totò", un filmato sorretto da un’idea stilistica molto forte quale l’uso insistito del fuoricampo totale o parziale: quasi sempre, infatti, il protagonista rimane all’esterno o ai margini dell’inquadratura, rinnovando nello spazio filmico la medesima difficoltà di collocazione che lo attanaglia nella vita reale, nella quale egli cerca il proprio “posto nel mondo” attraverso un frustrante movimento pendolare tra Vienna e Tropea; anche in occasione dei numerosi primissimi piani, c’è sempre una parte del volto di Totò non catturata dalla mdp, che restituisce così allo spettatore un’immagine frammentaria senz’altro congrua alla labile identità del personaggio. Soltanto gli occhi non sfuggono pressoché mai alla ripresa, quasi a ricordare che il film, pur attingendo inevitabilmente un’esemplarità sociologica, è in prima istanza un ritratto psicologico, lo studio di un dissidio interiore forse insolubile. Il filtro della soggettività del protagonista viene esaltato dalle scelte formali dell’ottimo Schreiner e, in particolare, dal ricorso ad un’efficace fotografia in bianco e nero, che appiattisce l’atmosfera mitteleuropea di Vienna e il sole della Calabria sulle stesse tonalità spente ed appannate e, nel caso specifico delle sequenze girate a Tropea, apporta un surplus di nostalgia e sconforto, come se il paesino non potesse essere immortalato diversamente perché agli occhi di Totò laggiù, nel bene e nel male, il tempo sembra essersi fermato. Assai curato è anche il sonoro, che cattura ed amplifica il rumore del mare (un richiamo ancestrale che all’improvviso si carica di sfumature inquietanti), la nota affannosa del respiro di Totò e lo sferragliare del treno che a tratti sembra la vera casa del protagonista. Il continuo oscillare tra il tedesco, l’italiano e il dialetto calabrese nonché la crescente alternanza di dialoghi e monologhi in cui è impegnato Totò sono il tocco finale di una messa in scena esasperatamente destrutturata e dilatata, che intende comunicare allo spettatore tutta l’estenuazione dello sradicamento del protagonista e che, se si ha pazienza, regala un notevole appagamento estetico.

Andrea Segre (Italia)
Regista e documentarista dal 2000 viaggia soprattutto intorno all’Europa raccogliendo articoli pubblicati sulla rivista Carta e diari di viaggio dalle campagne della Moldova alle periferie di Quagadoudou.

Giorgio Serafini Prosperi (Italia)
Giorgio Serafini Prosperi (Roma, 18 settembre 1968) è un drammaturgo, regista teatrale e attore teatrale italiano. Nasce a Roma, il 18 settembre 1968. Dopo gli studi classici studia Discipline dello Spettacolo a Roma. Dal 1989 al 1991 si occupa di critica teatrale e musicale per alcuni quotidiani a diffusione nazionale e dal 1990 al 1999 si occupa di critica teatrale su “Il Tempo”. Ha pubblicato articoli e saggi di teatro su: Hystrio, Ridotto, Il Bollettino della Siae, Sipario, Primafila. Nel 2002 fonda, assieme ad un gruppo di artisti, la Compagnia Carovana di Babele.

Ahmet Sonmez (Turchia)
Regista nato ad Ankara nel 1972. Ha studiato film e televisione all’Anadolu University. Si é specializzato con il dottorato del Marmara University Institute of Fine Arts, Department of Cinema-Television. Ha lavorato come regista in diversi programmi televisivi di ATV e Kanal D. E’ stato capo responsabile per la cultura, l'arte e documentari della CNN Türk. Poi direttore generale dei programmi di MTV Music Television in Turchia. Dal 1989 ha prodotto più di 20 cortometraggi e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 1999 insegna nelle Università. Dal 2006 ha una sua casa di produzione.

Hany Tamba (Libano)
Regista nato a Beirut il 23 marzo 1961. Ha studiato graphic design nel Regno Unito e ha lavorato come illustratore free-lance a Londra per molti anni prima di passare alla regia. Il suo film "After Shave" (2004) ha vinto, in Francia, il "César" per il miglior cortometraggio nel 2006, nonché numerosi premi nei festival di tutto il mondo. Il suo primo lungometraggio é "Melodrama Habibi" ("Une Chanson dans la Tete") presentato in Francia e in Belgio il 13 agosto 2008. "Avremmo dovuto iniziare a girare nel 2006 e avevamo organizzato tutto col mio produttore, poi è iniziato il bombardamento", così il regista libanese Hany Tamba ha spiegato il ritardo nelle riprese del suo primo film, "Melodrama Habibi". Il film narra la storia di un ricco uomo d'affari libanese che decide di portare a Beirut in occasione del compleanno della moglie un cantante francese molto famoso in passato, ma le cose si complicano nel momento in cui la moglie dell'imprenditore viene rapita. "Mi piace seguire la vita quotidiana della gente comune. Consentire loro di esprimersi. Penso che sia importante per catturare le immagini e i suoni di un mondo scomparso. Beirut". Così Tamba ci immerge subito nell'atmosfera di un quartiere. La strada bagnata di luce e il suono così estremo, così diversa dalla nostra città occidentali, il rumore del traffico, le espressioni della gente, le strette di mano dei passanti, le conversazioni in strada. Ci raccontano con nostalgia, umorismo e amarezza la loro vita senza nasconderci i loro pensieri e le loro opinioni sul loro lavoro, la guerra o il ruolo di casalinga. Come ambasciatori di una città del passato, questi sei uomini, ci offrono l’immagine di una umanità pittoresca e di un paese che non hanno mai abbandonato.

Pavle Vuckovic (Serbia)
Regista serbo. Vincitore a Cannes della sezione cortometraggi con “Bezi Zeko Bezi” e terzo con “Minus”.

Ahmed Youssef (Egitto)
Ahmed Youssef è nato a Giza, in Egitto. Ha ricevuto la Laurea degree (honors) in electronics and communication engineering in 2001 from Ain Shams University, Cairo, Egypt. Laurea in ingegneria elettronica e comunicazione nel 2001 da Ain Shams University, Cairo, in Egitto. Inoltre, ha ricevuto il MASc. Laurea in ingegneria elettrica nel 2004 presso l'Università di Waterloo, Ontario, Canada. Attualmente, si sta lavorando per il dottorato di ricerca di laurea presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica presso l'Università di Waterloo. I suoi interessi di ricerca includono la progettazione di microprocessori a bassa potenza, ponendo l'accento sul circuito di architettura e co-design, progettazione VLSI digitale, il controllo delle perdite e di automazione per la progettazione dei sistemi VLS.

Daniele Zanzari (Italia)
Regista e autore televisivo ha realizzato documentari sulla vita e sulle opere di famosi designer e artisti come Ron Arad, Nathalie Djuberg, Ron Mueck, Richard Serra, lavori patrocinati da Fondazione Prada e Biennale di Venezia. In televisione lavora da anni per Rai 2, Rai Sat Art, Rai Sat extra, All Music e Sky. Qui presenta “Italia straordinaria” prodotta dalla Show Biz Visual Communications.
 

SELEZIONE COLLATERALE



Liborio L'Abbate (Italia)
Ha curato "Cuba Libre", insieme all'Ambasciata Cubana e all’Associazione Italia-Cuba. Una coproduzione italo-cubana, tra Porporato di Torino e Mundo Latino dell'Avana. Recentemente ha curato anche l’edizione del video ”Arte Povera”, Torino, Hopefulmonster, 2000.

Romolo Marcellini (Italia) 
(Montecosaro, 6 ottobre 1910 – Civitanova Marche, 3 giugno 1999)
Regista e autore di documentari, giornalista ha scritto il suo primo soggetto cinematografico con “Stadio”. In Africa diventa aiuto regia per il film “Scipione l'Africano” e gira “Sentinelle di bronzo”, il suo primo film come regista. Tra i molti documentari, spicca “La grande Olimpiade” (documentario sulla XVII Olimpiade del 1960 tenutasi a Roma) con il quale vince il Premio d'Oro al Festival cinematografico di Mosca nel 1961 e ottiene la candidatura Premio Oscar come miglior documentario nel 1962.

Alvaro Palanga, Francesco Bistocchi e Nadia Mascioli (Italia)
Hanno realizzato diversi documentari soprattutto nel campo delle tradizioni e dell'esoterismo. Hanno realizzato una serie di documenti della serie Mytos sull'Anatolia paese da cui sono nate tutte le religioni monoteistiche.

OSPITI ANNUNCIATI


Ben Ali (Tunisia), associazionismo
Studia architettura in Italia, collaborando con il Centro culturale tunisino e il Consolato di Napoli.

Najat El Hedhley Boubaker (Tunisia)
preside Ecole Nationale d'Architecture et d'Urbanisme de Tunis. Sta lavorando a un progetto con alcune Università italiane per la salvaguardia del patrimonio architettonico delle oasi tunisine.

Javier Camarda (Italia/Argentina)
Sassofonista nato a Roma l'undici maggio 1990, all'età di due anni inizia a viaggiare per mezzo mondo con la famiglia fino che si è stabilito all'età di cinque anni a Bariloche (Patagonia, Argentina) dove ha iniziato a suonare la batteria; a tredici si è trasferito a Buenos Aires dove ha iniziato a studiare sassofono al Conservatorio Nacional de Musica e a sedici é tornato a Roma dove ha studiato alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio con Stefano Arduini per poi passare al Saint Louis College of Music con Max Ionata. Ha suonato in diversi gruppi spaziando in diversi stili musicali tra i qualli jazz, blues, bossa nova, klezmer musica balcanica, folk, musica latino americana, rock, tradizionale italiana. E' stato ad "Atina Jazz Festival", "13ma Festival Des Fanfares in Montpellier", "MedFilm Festival". Attualmente suona in diverse band con I Cerchi Magici, Otiskuri e John Fante, i Ucroniutopia, con la Stradabanda si é esibito al Circolo degli Artisti insieme a Vinicio Capossela.

Valentina Cardinali (Italia)
Fondazione Fare Futuro, sociologa, è ricercatrice Isfol sui temi del mercato del lavoro italiano ed europeo e docente di Sociologia generale e Sociologia dei fenomeni politici presso l'Università di Roma "la Sapienza"

Alessandra Cori (Italia)
Giornalista, scrittrice e storica del cinema, ha fatto ricerca soprattutto sul documentario italiano. Ha pubblicato un saggio sull’opera di Romolo Marcellini, un grande regista italiano dimenticato da tempo, recuperando promuovendo le sue opere.

Antonio Cotroneo (Italia), attore
Attore e autore di novelle e romanzi, immigrato in Austria da Tropea (Calabria) lavora a Vienna alla Wiener Konzerthaus. Il film “Totò” è stata anche una sua intuizione, è protagonista del film della sua vita alla ricerca di un punto di approdo che rimane sospeso tra Vienna e Tropea.

Roberta Yasmine Catalano (Italia/Marocco)
Scrittrice italiana cresciuta in Marocco. Ha pubblicato “Schegge di Memoria", da un editore italiano che vive in Marocco. Il libro che racconta degli italiani in Marocco, raccoglie il frutto di sei anni di ricerche, condotte tra i libri ma anche tra le persone, i ricordi, le testimonianze. Ricostruisce la storia della presenza italiana in Marocco; a partire dai primi accordi del XII secolo tra un’Italia preunitaria e il sultanato marocchino, ne ripercorre le tappe principali osservandola da diversi punti di vista, ora storico, ora letterario, ora attraverso le vicende di vita di donne e uomini figli della grande ondata migratoria giunta in Marocco a inizio Novecento, le cui esistenze si intrecciano inevitabilmente con la storia del luogo che li ha accolti.

Don Pino De Masi (Italia)
vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e responsabile regionale di Libera, e dell'associazione "Il Samaritano"

Sofiane Hadjadj (Algeria)
E' autore ed editore, romanziere e novelliere. Nell'aprile del 2000 ha co-fondato con sua moglie Selma Hilal la casa editrice Edizioni Barzahk, in realtà ha contribuito a rilanciare il panorama letterario e culturale fino a quel momento molto noioso.

Guido Leone (Italia)
Docente e giornalista, è attualmente ispettore del ministero della Pubblica Istruzione. Animatore del Csa di Reggio Calabria per le Politiche Giovanili ha promosso la nascita dei diversi giornalini scolastici e dell’introduzione della lettura dei giornali nelle scuole.

Taha Mattar (Egitto)
Quarantatreenne, direttore del Centro culturale egiziano in Italia. Ha insegnato in diversi atenei egiziani, ed è stato Sovrintendente al settore ingegneria del Consiglio superiore delle Scienze egiziano. Ha rilanciato le attività culturali egiziane in Italia. Avviando collaborazioni con l'Istituto del Restauro, ha restituito ai frequentatori del Centro preziosissimi libri e altri manufatti artistici. E ancora un laboratorio linguistico per imparare l'arabo ma anche l'italiano. L'esposizione permanente delle opere di artisti italiani e egiziani, attivi sin dagli anni Cinquanta e un appuntamento con cadenza settimanale per la proiezione di film egiziani.

Massimo Volponi (Italia)
Artista visivo. Le sue ultime mostre sono state "Dialoghi ai Confini Del Ponte" (11 - 17 gennaio 2008), "Spirito divino" (15 febbraio -16 marzo 2008), "Paesaggi di Guerra" (8 maggio - 7 giugno 2009). Ha vinto il premio Quartissimo (2009).

Carlo Parisi (Italia)
Giornalista. Membro nazionale del sindacato giornalisti italiani è anche segretario regionale dei giornalisti calabresi e fa parte del direttivo dell’Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti italiani. E’ stato redattore de “Il Giornale di Calabria”.

Beniamino Saibene (Italia)
Beniamino Saibene, milanese, é il fondatore dell’associazione culturale esterni e promotore del Milano Film Festival, nota rassegna di cinema indipendente ora alla quattordicesima edizione.

Gennaro Sangiuliano (Italia)
Giornalista e scrittore. Vicedirettore Rai del Tg 1. È stato, dal 1999 al 2001, direttore del quotidiano “Roma” di Napoli e successivamente, prima del suo ingresso in Rai, vicedirettore del quotidiano “Libero”, di cui è oggi editorialista. Insegna presso la facoltà di Economia de La Sapienza e presso la facoltà di Giurisprudenza della Lumsa. È titolare del corso di "Diritto dell'Unione Europea", presso la facoltà di Lettere del medesimo ateneo. Autore di vari saggi scientifici, per l'università ha pubblicato, con Dario E. M. Consoli, nel 2006, per le Edizioni Scientifiche Italiane, il manuale giuridico-economico “Teoria e tecniche dei new media”. Ha iniziato a occuparsi di economia per il mensile “Nord e Sud”, la storica rivista fondata da Francesco Compagna, con particolare riguardo ai temi dell’innovazione. Ha scritto per il "Giornale di Napoli" durante la direzione di Lino Jannuzzi, per "Il Foglio" di Giuliano Ferrara e per "Il Giornale". Si dichiara allievo di Vittorio Feltri, (già direttore de "L'Indipendente", "Il Giornale", "Libero" ed ora nuovamente de "Il Giornale"). Con Feltri, Sangiuliano ha collaborato prima al “Borghese” e poi a “Libero”. È stato inviato in Kosovo e in Afghanistan. Ad aprile 2007 ha partecipato in qualità di delegato al 7th Forum On Democracy, Development and free trade, a Doha, in Qatar. Ha vinto il Premio "Francesco Bruno" per la saggistica economica e meridionalista. Il 23 ottobre 2008 ha ricevuto, insieme al fisico Nicola Cabibbo, il Premio Guido Dorso. Il 6 settembre 2009 ha ricevuto il "Premio Letterario Nazionale Albori - Costa d'Amalfi", sezione Giornalismo. Per la monografia su Prezzolini, è stato premiato inoltre con la "segnalazione speciale" del premio letterario “Procida. Isola di Arturo - Elsa Morante”. Il 3 novembre 2009, l'Istituto Europeo e l'Osservatorio Parlamentare Europeo hanno conferito a Gennaro Sangiuliano il Premio "Comunicare l'Europa" per i servizi giornalistici aventi ad oggetto le istituzioni comunitarie.

Francesco Votano (Italia)
Giornalista Rai del Tg 1. Semiologo, scrittore e drammaturgo. Ha insegnato all'Università della Calabria "Semiologia delle Arti" e "Didattica delle tecnologie multimediali", ha tenuto seminari nelle Università di Reggio Calabria e Messina. Ha scritto tra l'altro una "Storia della televisione", in tre volumi. Ha lavorato ai quotidiani "Corriere della Sera", "La Repubblica" e "Il Tempo". Premio internazionale per la poesia del Consiglio d'Europa per "Notte di Praga" (1980) sulla morte di Jan Palach nella resistenza cecoslovacca. E' stato il primo giornalista delle testate nazionali a raggiungere L'Aquila nella notte del terremoto, inviato al G8 é stato l'unico ad avere e trasmettere al Tg 1 le immagini di Barack Obama che giocava a basket.

Mohamed Ben Youchaa (Tunisia)
consigliere sociale e culturale del Consolato tunisino a Napoli