Best Mediterranean Movie
I Mediterranean Experiences Festival
VIII International Journalism & Arts Award “Gino Votano”
(Reggio Calabria, 29-31 gennaio 2010)
Best Mediterranean Movie
In concorso per la sezione cinema, 39 film, provenienti da 15 paesi diversi, di 30 diversi artisti. Il premio per il miglior documentario cinematografico del Mediterranean Experiences Festival, che l’associazione Teatro del Mediterraneo ha organizzato all’interno del premio “Gino Votano”, è andato all’Egitto con Maged El Mahdi, regista in concorso con due cortometraggi, “Ritratto di un giovane immigrato” e “Salaam Viterbo”, che parlano dei diversi aspetti dell’integrazione. El Mahdi ha studiato cinema a Roma e da allora ha prodotto diversi e interessanti film all’insegna della scuola del neorealismo italiano. Nello stesso giorno della vittoria alla Coppa d’Africa, il giovane egiziano si è detto commosso e orgoglioso per aver vinto il festival. Maged el Mahdi è anche uno scrittore e il suo ultimo libro, che parla dei processi di integrazione degli immigrati nella città di Roma, è in corso di traduzione in Italia. Due premi ha raccolto, poi, il film “Totò”, del regista austriaco Peter Schreiner, uno per la “migliore regia” e uno con Antonio Cotroneo, come “miglior interprete”. A ritirarlo la giornalista e filmaker tedesca Claudia Muetzefeldt, che ha partecipato al Medef con il cortometraggio su Emilio Vedova. “Ho visto un film molto artistico, personale, intimo”, ha detto la Muetzefeldt, “che veramente trasporta una biografia che viene vissuta in ogni momento, la biografia dell’emigrato, vissuta con il corpo, con tutti i pensieri, è un grande piacere ricevere questo premio in nome suo”. Il premio per la “miglior sceneggiatura” è andato al reggino Mimmo Raffa, giornalista, regista e attore, che ha ringraziato, “a nome di tutta la troupe, perché essere premiati nella propria città non capita spesso, abbiamo avuto la volontà di essere protagonisti di un evento bello, come quello a cui stiamo partecipando”. Premio speciale della giuria alla tunisina Najet Hedhly Boubaker, preside della Ecole Nationale de l’Architecture et d’Urbanisme de Tunis, è andato il premio come “miglior progetto del Mediterraneo”, per il cortometraggio “Per la memoria della città delle oasi”. L’opera documenta il progetto, partito nel 2004, e che ha visto lavorare insieme professori dell’università “Mediterranea” di Reggio Calabria, e docenti dell’università tunisina. La città oasi di Nefta, grazie a questa iniziativa di cooperazione, accoglie adesso un centro di formazione dove gli studenti tunisini approfondiscono i problemi del restauro e della conservazione del patrimonio architettonico delle città oasi, e dei laboratori in cui operai e artigiani tunisini si specializzano in lavori e interventi di restauro. Tra i film fuori concorso, “Legami d’acciaio”, testimonianze dirette di operai e delle loro famiglie sulle morti bianche in Italia e in prima assoluta “Experiences”, tre quadri di artisti di strada e di flamenco con incastonate le esperienze di scrittori e registi del Mediterraneo, a partire dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun. Ci sono state anche due tavole rotonde, che hanno visto partecipare intellettuali, registi, uomini delle istituzioni italiane e straniere. E ancora cinque laboratori seguitissimi sull'architettura con la preside Najet Hedhly Boubaker, sulle donne e la scrittura con Roberta Yasmine Catalano; sul documentario con Claudia Muetzefeldt; sulla comunicazione e a cui hanno partecipato intellettuali di tutto il Mediterraneo, ma anche tre Università (la “Mediterranea” e la “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e quella tunisina di Cartagine), gli uffici diplomatici di Egitto e Tunisia, il Comune di Reggio Calabria, la Fondazione “Fare Futuro”, che con Valentina Cardinali ha portato il saluto del presidente della Camera, Gianfranco Fini, l’associazione “Libera”, la scrittrice italomarocchina Roberta Yasmine Catalano, il Milano Film Festival, la rivista cinematografica “35 mm”, il liceo artistico “Mattia Preti” e il liceo linguistico “Nuova Europa”. Il festival che gode anche del patrocinio del Csa e del ministero della Pubblica Istruzione, e comprende anche per il quinto anno consecutivo il corso di giornalismo online per studenti, ha assegnato il premio per “il miglior giornalino scolastico” a ‘Random’, realizzato dai ragazzi del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria. “Ho notato e ho fatto notare il salto di qualità del giornalino scolastico da quando il professor Luigi Caminiti ha iniziato a curarlo”, ha spiegato la preside del liceo, Vincenzina Mazzucca, “infatti non è più stato qualcosa fato tra l’improvvisazione e l’hobby, come era prima, ma è diventato veramente uno strumento notevole, con un linguaggio sempre più interessante”. La cerimonia si è chiusa con un saluto collettivo di tutti i protagonisti nelle diverse lingue, marocchino, tedesco, egiziano, italiano e tunisino. Saluto finale della viceconsole della Tunisia in Italia, Maha Naouech, che ha detto, “voglio ringraziare la città di Reggio Calabria per la sua ospitalità, città che non è poi così lontana da noi, da qui possiamo sentire quasi l’odore del nostro paese, e per noi è stata una bellissima esperienza essere qui, a questo festival, dove ha incontrato tanta gente dal mondo del cinema, della letteratura, è stata una cosa meravigliosa”. Un ringraziamento al sindaco Giuseppe Scopelliti, invece è arrivato dall’addetto culturale dell’ambasciata egiziana, Taha Mattar. E a dare l’ultima nota del festival, il sax del giovanissimo italoargentino Javier Camarda con le sue ‘Gipsy & Klezmer Melodies’.