II Mediterranean Experiences Festival
IX International Journalism & Arts Award “Gino Votano”
(Reggio Calabria, 20-22 maggio 2011)
Comunicati Stampa
Comunicato stampa - il festival e l'esperienza
Il Mediterranean Experiences Festival nasce da lunghi tour in giro per i festival d'Europa : da Lisbona a Cork, da Gand a Berlino, da Parigi a Vienna, a Barcellona e coniuga i valori mediterranei alla luce di nuove ricerche sensoriali, esperienze tattili, gustative, visive, sonore da condividere per indagare e approfondire nuove strutture formali e nuove visioni estetiche e storiche. Il Festival che si terrŕ a Reggio Calabria, per tre giorni, Il Mediterranean Experiences Festival quest'anno presenta da venerdě 20 a domenica 22 maggio 2011, quasi 60 opere, tra happening, film, documentari, concerti, piece e convegni con autori di 18 paesi, In concorso solo per la sezione cinema, 22 film, Il premio per il miglior documentario cinematografico del Mediterranean Experiences Festival, che l’associazione Teatro del Mediterraneo ha organizzato all’interno del premio “Gino Votano”, comprende anche due importanti sessioni, una sul Mezzogiorno, con il progetto "Fiori e Rispetti dei cuntruvadori calabresi", con documentari sul Sud, compreso un cameo dedicato a Nicola Zitara, meridionalista atipico, ispiratore di "Quaderni calabresi". Dall'altra parte, una sessione su "Il contributo dell'industria italiana all'Unitŕ d'Italia", con immagini inedite delle aziende del triangolo industriale negli anni Trenta e Cinquanta, compresi i loro caroselli e i loro film aziendali, un modo per capire come l'Italia ha creato le premesse del boom, attraverso il lavoro di operai e imprenditori. Una sessione con concerto dedicata al Fado e una documentaristica sull'Africa nera dal Madagascar alla Nigeria, con una sitcom e un documentario appassionante sulle donne di Capo Verde. Da un'altra periferia Librino, assisteremo a una piece di strada e insieme anche l'alone surreale del vero teatro da strada.
Comunicato stampa - prima giornata
Reggio Calabria – Prima giornata del Mediterranean Experiences Festival al liceo artistico “Mattia Preti”, ospiti della preside Maria Rosaria Rao, con il Forum su “Profumo di Ciclamini”. Tre documentari sulle rivolte in Nord Africa, cominciate nello scorso autunno. Due prodotti dall’ associazione culturale Teatro del mediterraneo, “Profumo di Ciclamini” con le interviste ai massimi intellettuali del Mediterraneo dal 2008 ad oggi, un’inchiesta in cui si rileva la svolta avuta quest’autunno. La giornata si č aperta con un corto di “Seduction & Mediterranean Sounds” applauditissimo del duo Domenico Ammendola al clarinetto e Nadia Romeo al violoncello. L’emozione e la seduzione dei ciclamini, che come dice Tahar Ben Jelloun hanno avuto il potere di essiccare le tirannie. Mostra sulle voci nere dl blues di Massimo Volponi e quella di artigianato meridionale di Michele De Maria, che ha portato il suo laboratorio di restauro da San Giorgio Morgeto. Primo intervento dell’inviato di guerra del Tg1, Marco Clementi, 28 giorni a Bengasi sotto i proiettili e nei locali di narghile a capire lo spirito della rivolta in Libia. Ha portato un suo documentario e poi ha raccontato la rivolta dei ribelli, le case sventrate, il rapporto con il suo stringer , l’interprete che li ha messi in contatto con la popolazione locale, senza correre troppi rischi. Ha raccontato le voci che corrono sul fronte, come la caduta di Sirte, e il frettoloso viaggio nella notte per tornare in un luogo piů sicuro da quello dove si tenevano i combattimenti. Poi, dopo un altro documentario del Teatro del Mediterraneo su “Le veritŕ di Wikileaks”, intervista con Kristinn Hrafnsson, numero due di Wikileaks, ha parlato Mahdi El Nemr, giornalista egiziano, vicepresidente della stampa estera a Roma, giunto in Italia con una borsa di studio per studiare all’Accademia di belle Arti. “Noi speriamo di poter continuare a far vivere questo evento, cui sarebbero disposti molti uffici culturali mediterranei” e poi ha aggiunto, “il Mediterraneo č un bacino di incontri, l’Italia ha un ruolo centrale, l’esperienza politica italiana č un modello per i paesi del Nord Africa, il Sud Italia puň avere un ruolo importantissimo nel momento in cui tornassero a rivivere le relazioni di un tempo tra Nord e Sud del Mediterraneo, sono opportunitŕ di forte sviluppo per il Mezzogiorno d’Italia”. Dalla Tunisia, l’architetto e video maker, Fouad Ben Alě, ha detto “In Tunisia ci sono ben 70 partiti che concorrono alle prossime elezioni, speriamo bene, speriamo che anche la Tunisia un piccolo paese mediterraneo possa valorizzare le sue risorse scientifiche e i suoi esperti” e ha concluso sottolineando, “finalmente ora in Tunisia, almeno si puň parlare, speriamo sempre per il meglio”. E’ seguito l’intervento di Farid Adly, giornalista libico, giunto in Italia come ingegnere 45 anni fa, il primo da radio Popolare a parlare in arabo e di problemi del Mediterraneo. “Gheddafi sarŕ costretto ad andare via, il governo di transizione sta lavorando per avere elezioni entro 6-12 mesi, e finalmente possiamo cancellare tanti luoghi comuni. La Libia non č un paese tribale, questa struttura č stata voluta da Gheddafi dopo che ha cancellato tanti diritti civili in sostituzione di strutture pubbliche. La Libia giŕ nei primi anni del Novecento ha fatto guerra con gli Stati uniti nascente potenza internazionale, la divisione in Cirenaica e Tripolitania č stata voluta dall’Italia, ma cancellata giŕ nel 1961, siamo uno stato che ha il petrolio, ma anche sotto la monarchia ha avuto una classe intellettuale molto vivace, siamo in cammino per riprenderci la nostra democrazia”. E infine, intervento di Beatrice Coletti di Babel Tv, neonata stazione televisiva satellitare sulla piattaforma Sky, che propone temi sul mondo dell’integrazione, “Non potevo perdere questa occasione di un festival del Mediterraneo, l’unico in Calabria, qui oggi c’č mezzo mondo e parlare in questo modo friendly fa bene a tutti”. Per il direttore artistico, Francesco Votano, “il festival č un risultato delle sinergie di una cittŕ, che rivive alla luce del modello Reggio, anche con questo progetto cui hanno partecipato in giuria gli studenti del liceo classico “Campanella” e dell’istituto per Ragionieri “Piria” e soprattutto per lo stage per organizzatori di eventi e video reporter cui hanno partecipato gli studenti del liceo linguistico “Nuova Europa, sempre di Reggio Calabria”. La caporedattrice di Tele Stars ha ribadito, “E’ una grande esperienza, noi che lavoriamo per la Caritas, troviamo qui le culture di tutto il Mediterraneo”.
Comunicato stampa
– seconda giornata
Si chiude
domenica il Mediterranean Experiences
Festival 2011, on la premiazione all’EO
Hotel di Reggio Calabria. La giuria di
giovani studenti assegnerŕ i premi : miglior
film, lo scorso anno andato all’Egitto al
regista Maghed El Madhi e Gran premio della
Giuria Giovani. I ragazzi della giuria sono
Lucia Iannň, Paola Romeo, Francesco Macrě,
Pietro Furfaro, Marco Papandrea e Luca
Antico. In corsa per succedere all’Egitto 16
paesi europei. Nella giornata di sabato il
Forum su “Fiori e Rispetti dei Cuntruvadori
calabresi”, con la proiezione di due
documentari sul pensiero di Nicola Zitara e
sulla storia della Calabria del Novecento.
Un ponte che giornalisti e intellettuali del
Nord Africa ritengono fondamentale per lo
sviluppo del Mediterraneo. Roberta Yasmine
Catalano, “il cuore in Marocco, la mia vita
tra Libano, Roma e la Calabria” ha ribadito
che “le rivolte nel Nord Africa sono
un’occasione per il Mezzogiorno d’Italia,
un’occasione da non perdere, per popoli che
hanno in comune identitŕ culturale e
sociale”. Zitara, giornalista e scrittore,
animatore delle riviste “Quaderni del Sud” e
“Quaderni Calabresi”, in un’intervista del
2055, ricordava la Repubblica Rossa di
Caulonia, ma soprattutto l’irrisolta
questione dei contadini, ma anche le assenze
dello Stato Postunitariio. In una seconda
intervista della serie “La nostra Storia”,
Zitara ricorda il fallimento del movimento
de I ragazzi di Locri nel momento in cui
politici di professione hanno voluto
strumentalizzare i giovani. Gli studenti che
hanno gestito e animato con interviste,
riprese televisive e foto il festival, sono
intervenuti su una questione che č tornata
di estrema attualitŕ, nel momento in cui
Reggio, con il suo modello e il progetto di
cittŕ metropolitana, torna a riacquistare la
sua dignitŕ e la sua centralitŕ nel
Mediterraneo. Due cantastorie Piromalli e
Macrě hanno presentato il progetto
applauditissimo su Hjuri e Rispetti
calabresi del Duecento”, pagine di intensa
letteratura che risalgono alla corte di
Federico II, pagine cancellate daik libri
ufficiali di Storia e Letteratura e
recuperati grazie a uno studioso regginod
ell’Ottcento e adesso musicati e cantati. Il
volgare calabrese si incontra con le musica
mezoarabiche e lo zejel, in melodie che
aspettano di riprendere a risplendere anche
ai nostri giorni. La Catalano ha parlato dei
giovani marocchini, “siete fortunati, lě si
sta peggio, quando ci sono esami
all’Universitŕ, trovate tuti i giardini
pubblici pieni zeppi di studenti, perché non
hanno spazio in casa per studiare”. E
ancora, “ma si sono mossi con i social
network non sono stati con le mani in mano e
ogni giorno in Marocco chiedono riforme, nel
rispetto della monarchia che č una grande
istituzione, ma riforme. In Marocco non ci
sono stati morti, ma la gente protesta, il
movimento scende in piazza e il re che ha
gia concesso riforme ne ha promesse altre.
La rivolta tunisina ormai si č propagata in
tutto il Nord Africa”. E poi sull’esplosione
di una bomba a Maraketch, ha sottolineato,
“non c’entrano gli studenti, lě ci sono
stati morti, ma non č stato il movimento
riformista a far esplodere la bomba o la
bombola o l’ordigno rudimentale, da noi il
movimento č pacifico”. Due realtŕ che si
saldano, e in mattinata la proiezione di un
documentario sulle donne di Capoverde, dal
cuore dell’Africa all’Europa, conservando
affetti e tradizioni. Nella sessione
pomeridiana, il caso Librino, una piece
teatrale di Orazio Condorelli interpretata
da Luciano Bruno, la denuncia del malessere
della periferia di Catania sommersa dal
degrado. Una piece intensa e sofferta, che
aveva giŕ interessato il Venerdě di
Repubblica. E poi gli ultimi film in
concorso con l’inedita partita a scacchi tar
Gorkij e Lenin in “L’Altra Rivoluzione”, con
immagini in bianco e nero e straorinari
corti francesi e inglesi.
Comunicato stampa
– terza giornata
Quattro premi
(miglior film, miglior sitcom, miglior
attore e Gran Premiod ella Giuria Giovani)
per le sessanta opera selezionate in
concorso e fuori concorso di tutte le arti
con 16 paesi partecipanti, dalla Libia al
Libano, dalla Svezia all’Austria. Questo č
Il Mediterranean Experiences Festival, “Uno
dei quattro festival sul Mediterraneo piů
belli di Italia”, ha detto Beatrice Coletti,
direttrice di Babel Tv, piattaforma Sky. Un
festival che č stato soprattutto un modello
di sinergie che in questo festival si č
manifestato attraverso l’organizzazione
dell’associazione Teatro del Mediterraneo,
il liceo artistico della preside Maria
Rosaria Rao, che č diventato una sorta di
grande laboratorio di ricerca e delle arti,
il Liceo Linguistico Nuova Europa con gli
studenti che hanno curato tutto dall’ufficio
stampa all’accoglienza. Il festival, che ha
assegnato i premi internazionali per le Arti
“Gino Votano”, ha presentato opere
multiculturali spaziando dalle arti visive
ai film, al teatro, ai concerti e a due
importanti forum. Uno sulle rivolte del Nord
Africa “Profumo di ciclamini” con il
vicepresidente della stampa estera a Roma,
l’egiziano Madhi Elnemr, il giornalista
libico Farid Adly, la scrittrice italo
marocchina Roberta Yasmine Catalano,
l’architetto e video maker tunisino Fouad
Ben Alě, la direttrice di Babel Tv e la
collaborazione della Caritas. Il punto sulle
rivolte nel Nord Africa, con rivelazioni
anche sull’attentato di Maraketsch in
Marocco, la Catalano ha detto, “non sono
stati gli studenti, che sono ancora in
piazza a manifestare pacificamente, vogliono
la monarchia, ma anche le riforme”. Per
Farid Adly, “Gheddafi si sta giocando le sue
ultime carte : Cina e Russia, mentre un
discorso a parte va fatto per l’altro suo
alleato la Grecia. La Russia ha avuto giŕ
diversi incontri con il governo transitorio
libico e sembra stia abbandonando
decisamente Gheddafi, l’ultima vera
incognita resta la Cina, ma č troppo poco.
Per il colonnello, che non vorrŕ mai
arrendersi, restano poche chance ” e ha
rivelato, “sappiamo che la sua famiglia č
transitata da Gerba, ma senza fermarsi, oggi
sono in Polonia”. Per Mahdi Elnemr, “Il
profumo di ciclamini che č il titolo di
questo forum si sta spandendo dappertutto,
per l’Egitto č stato diverso, da noi
l’esercito č una icona, non ha sparato e non
sparerebbe mai sul popolo, noi crediamo
nella fedeltŕ del nostro esercito e crediamo
fermamente di arrivare alle elezioni e alla
democrazia”. Poi ha sottolineato, “Reggio
Calabria e il Mezzogiorno d’Italia sono
dentro le rivolte del Mediterraneo e possono
essere protagoniste. L’Italia č un modello
per i paesi nordafricani e ci unisce tanta
simpatica, a Roma, sarebbe bello incontrare
tutti i colleghi del Mediterraneo della
stampa estera e far vedere parte di questo
festival, che potrebbe essere una chiave
importante per i contatti culturali, gli
scambi e le comunicazioni tra le sponde del
Mediterraneo”. Fouad Ben Alě, architetto e
videomaker tunisino, ha detto, “ci stiamo
preparando alla elezioni, ci sono 70 partiti
qualcuno purtroppo legato anche
all’estremismo islamico, ma adesso da noi si
puň parlare e crediamo nella democrazia e
speriamo in nuovi rapporti internazionali
del nostro paese soprattutto con l’Italia
per promuovere le nostre intelligenze e i
nostri esperti”. Il secondo forum é stato
incentrato sul Meridionalismo con
documentari sulla stroia della Calabria, e
le interviste a Nicola Zitara, un
meridionalista scomodo, scomparso lo scorso
anno.
I quattro premi assegnati, uno alla Tunisia,
uno alla Nigeria e due all’Italia. Dopo la
vittoria dell’egiziano Magdhi El Madhi, lo
scorso anno con “Salaam Viterbo”,
quest’anno, lanno dei ciclamini, il premio
per il miglior film é andato alla Tunisia,
Ha vinto Fouad Ben Alě, con “Il Galeb di
Kebili”, la Giuria glielo ha assegnato “per
la straordinaria proposta naturalistica di
un progetto di altissimo valore culturale e
per l’affascinante scenografia delle cittŕ
oasi nel deserto sahariano”. Un film che ha
in sé tutto il profumo di ciclamini delle
rivolte del Nord Africa che stanno
ridisegnando la geografia politica del
Mediterraneo. Premio per la miglior sitcom
alla Nigeria, al regista Ben Oduwole per “JJ
cerca casa” , una rivelazione televisiva
“per l’humour gentile e profondo di una
sitcom che raccoglie con ottimismo e
freschezza tutte le tematiche della societŕ
multietnica, scritta e girata con uno
straordinario senso di leggerezza.
Fotografia molto luminosa e dialoghi
divertenti”. Premio per il migliore attore
all’Italia, con Luciano Bruno, interprete di
”Librino” per la regia di Orazio Condorelli,
la giuria gli ha assegnato il premio “per
l’intensitŕ, la naturalezza e la visceralitŕ
con cui interpreta personaggi di forte
timbro drammatico nella schizofrenia delle
periferie metropolitane”. Lo spettacolo piů
applaudito. E infine il Gran Premio della
Giuria Giovani, il premio piů ambito,
assegnato dagli studenti del liceo classico
Campanella e dell’istituto Piria. Ventidue
film in concorso, visionati sul sito web del
festival dagli studenti, che hanno assegnato
la vittoria a Mimmo Raffa, Italia per
un’opera di straordinario interesse sociale,
tanto che la Giuria gli ha dato anche dei
dieci. Raffa ha vinto con “Giuditta Levato”,
premiato “per il profondo senso di Giustizia
e per il pathos con cui ha raccontato una
storia del Sud. Un corto, un documento, per
ricordare, per non farci dimenticare le
lotte per la terra. Memorie che bruciano
come il colore della pelle dei personaggi,
arsa dal sole e dal lavoro nei campi. Ottimo
il montaggio, musiche di intensa suggestione
evocativa”. Il festival continua con il
corso di giornalismo on line per studenti e
poi gli stages per studenti ai festival piů
importanti come Venezia, Torino e Milano per
il cinema e Fossano e Grugliasco per il
teatro da strada. Poi il premio per il
miglior giornalino scolastico all’interno
del Decimo premio giornalistico
internazionale “Gino Votano” che assegnerŕ
anche il premio per il miglior documentario
del Mediterraneo, che sarŕ scelto sempre da
una giuria di studenti, tra i filmati,
alcunid ei quali giŕ selezionati in questa
rassegna.
SELEZIONE UFFICIALE
AUTORI IN CONCORSO
Giacomo Agnetti (Italia)
Ha frequentato il corso di montaggio
audiovideo della Scuola di Cinema e Arti
Audiovisive di Milano. Nel giugno 2006 ha
fondato, insieme a Davide Bazzali, la
Magicmindcorporation, una casa di produzione
di documentari e animazione in stop-motion.
Nello stesso anno ha anche eseguito il
montaggio video dello spettacolo teatrale
“La nave fantasma” con Bebo Storti. Invece č
del 2007 il cortometraggio “Tramondo” con il
quale arriva alla nomination ai David di
Donatello come miglior cortometraggio.
Inoltre, cura la linea grafica dei titoli
del documentario di Silvio Soldini, “Un
piede in terra l'altro in mare”.
Fouad Ben Ali (Tunisia)
Studia architettura in Italia, collaborando
con il Centro culturale tunisino e il
Consolato di Napoli. Ha realizzato un
documentario interessantissimo slle cittŕ
oasi del deserto tunisino.
Raphaël Chevčnement (Francia)
Nato nel 1974 a Parigi, Raphaël Chevčnement
compie studi di Lettere e Diritto prima di
iscriversi a Scienze Politiche. Fa i suoi
primi passi nel cinema lavorando come aiuto
regista, specialmente con Bertrand Bonello e
Benoît Jacquot. Ha anche prodotto qualche
cortometraggio e pubblicato un trattato in
collaborazione con Jean Birnbaum intitolato:
La faccia visibile dell'uomo in nero (Stock,
2006). Attualmente insegna scrittura di
sceneggiatura all'ESEC. Une leçon
particuličre č il suo primo cortometraggio.
Henry Darke (Inghilterra)
Nel 2004 la sua prima commedia fu una delle
cinque selezionate per essere letta al Royal
Court Theatre di Londra, nella sezione dei
giovani drammaturghi. Una commedia
ambientata su un tetto, “Highfliers”, che
affronta il tema del mercato nero in
edilizia in Cornovaglia.
L’opera gli č valsa un posto alla London
Film School dove si laurea nel 2008, e ha
ottenuto una borsa di studio interamente
finanziato da Skillset. Con il film, “La
trappola Lobster” ha vinto il Festival per
le scuole medie di Lodz in Polonia, e qui ha
incontrato i produttori che gli hanno
assicurato il finanziamento per “Big Mouth”.
Il video realizzato nel giugno del 2010, ha
debuttato al 54° BFI London Film Festival.
ha vinto il premio Delabole Slate premio, ha
ricevuto la menzione speciale per i corti,
ed ha avuto la nomination tra i dieci
finalisti ai BAFTA.
Recentemente ha diretto un dramma “Hooked”,
un episodio della serie 'Coming Up', che
andrŕ in onda su Channel 4 nel 2011, con
protagonista Cathy Tyson, Anita Dobson, e
Adeel Akhtar. Sta scrivendo due film, “Time
for Heroes” e “Where The Bulls Run”.
Fabrizio Di Giammarino (Italia)
Studia animazione e cinema, ha realizzato
diversi documentari sul teatro da strada e
lavora in Rai.
Ricky Farina (Italia)
Laureatosi in filosofia, Ricky Farina lavora
come assistente alla regia sul set di "Nikebe"
(2004, Charlie Owens). Debutta come regista
con il cortometraggio "Traum l'illusionista"
(2003) a cui seguirŕ "Il Palombaro" (2004).
Successivamente dirigerŕ i documentari
"Radio Foppa" (2006), "Alda" (2008) e
"Vietato Respirare".
Franke Frigo (Italia)
Nato a Modena il 20 settembre del 1982. Nel
2007 con il cortometraggio “Ellie” firma il
suo esordio nella regia e vince al Yasuhiro
Ozu International Film Festival. Nel 2008 si
dedica al progetto “Diesis”, brevi dalla
societŕ liquida, tre cortometraggi ispirati
da episodi di cronaca nera italiana. Poi a
“Solo”, progetto stagionale di cui gira la
parte invernale nei primi messi dell'anno,
progetto a matrice isolazionista
John Hellberg (Svezia)
Regista, produtore e grafico d’animazione.
Nel 2011 é stato direttore della
Filmproduction company Randolp Scott, poi
Storia alla Stockholm University. Si č
laureato alla Stockholm Film Academy in
Pratica e Teoria del film e diplomato al
Vasalunds gymnasium Nature /technical
program,
Luigi Marmo (Italia)
Nasce ad Eboli nel 1979. Dopo gli studi
liceali si trasferisce a Perugia dove si
laurea in Scienze della Comunicazione nel
2004. Nel 2001 fonda il Laboratorio
Cinematografico Gabriele Anastasio, con cui
collabora fino al 2004. Nel 2003 cura la
prima edizione del BiancoFilmFestival di
Perugia, in qualitŕ di direttore artistico.
Nel 2003 partecipa al progetto “Autoritratto
Italiano, Ipotesi Cinema” di Ermanno Olmi,
per RaiTre. Nel 2005 collabora con Cinecittŕ
Entertainment in qualitŕ di filmmaker. Nel
2007 crea la Hobos Factory, marchio di
produzione audiovisiva e firma la
realizzazione di vari documentari e
cortometraggi. Attualmente lavora come
operatore di ripresa e montatore in una
serie di documentari per Rai e Mediaset.
Jorge Silva Melo (Portogallo)
E’ nato a Lisbona, il 7 agosto 1948, Ha
frequentato il College of Arts, Universitŕ
di Lisbona, dove ha aderito al Gruppo Teatro
d'Arte. Nel 1969 partě per il Regno Unito,
con un finanziamento della Fondazione
Calouste Gulbenkian, dopo aver studiato alla
London Film School, č stato a Berlino e
Milano, dove studia teatro. Nel 1973 ha
fondato il Teatro della cornucopia , con
Luis Miguel Cintra e nel 1995 ha fondato la
United Artists, una societŕ in cui si dirige
e concentra la sua attivitŕ come regista. Č
il Co-fondatore della societŕ di produzione
'Grupo Zero'.
Pippo Mezzapesa (Italia)
Nato a Bitonto, in provincia di Bari, il 28
settembre 1980. Dopo aver seguito un
laboratorio di sceneggiatura ha realizzato
il suo primo cortometraggio, "Lido Azurro",
nel 2001. Nel 2003 ha firmato la
sceneggiatura di uno degli episodi del film
collettivo "A Levante". Il suo secondo
corto, "Zinanŕ", ha vinto il David di
Donatello nel 2004. Il suo terzo
cortometraggio, "Come a Cassano", ha
ottenuto la Menzione Speciale ai Nastri
d’Argento nel 2006. Nel 2008 "Pinuccio
Lovero" documentario di lungometraggio,
partecipa alla Settimana Internazionale
della Critica di Venezia. Nel 2010 firma
sceneggiatura e regia del cortometraggio
"L'Altra Metŕ" (episodio del film "Per
Fiducia 2") che si aggiudica una Nomination
al David di Donatello e una Menzione
Speciale per la regia ai Nastri d'Argento.
Rupert Murray (Inghilterra)
Č nato a Londra nel 1961. Ha iniziato la sua
carriera realizzando documentari per la
televisione inglese e cortometraggi. Nel
2005 ha diretto il film “Unknown White
Male”, basato sulla storia vera del suo caro
amico Doug e della sua esperienza con la
perdita della memoria, che ha ottenuto
numerose menzioni e premi a livello
internazionale. finalista per l'Oscar e
nominations per i premi Directors Guild of
America Awards, i premi Grierson e il
British Independent Film Awards. Nel 2007 ha
diretto “Wild Art: Olly and Suzi” per BBC
Storyville. Il suo ultimo documentario, “The
End of The Line”, sull’effetto dell’overfishing,
ha riscosso un successo internazionale.
Ben Oduwole (Nigeria)
Regista, scrittore, sceneggiatore e attore.
Come attore ha girato 25 film per cinema e
televisione, tra cui "La nuova Squadra", “La
vita é una cosa Mevigliosa" e "Rossella". Ha
scritto, prodotto e diretto, il film "An
African Wedding in Rome", ha scritto e
pubblicato una raccolta di racconti africani
per bambini e adolescenti, "The Flying
Tortoise". E’ diplomato in Fotografia al
School of Arts & Design del Barnfield
College, di Luton e al London Television
production Centre, di Londra.
Mimmo Raffa (Italia)
Regista, attore, doppiatore e giornalista.
Nato a Reggio Calabria il 1 gennaio 1943.
Diplomato in recitazione teatrale,
cinematografica e Tv. Al cinema é stato
interprete nei film: "Giganti" di Mollo, "Il
trafficone" di Corbucci, "La polizia ha le
mani legate" di Ercoli, "Ciao Mama" di
Franconi. In tv ha lavorato alle fiction Rai
: "La squadra" e "Un posto al sole".
Direttore dell'emittente televisiva "Telereggio".
Presidente del Blu Sky Cabaret che ha
raggiunto quest'anno il suo 35° anno di
attivitŕ artistica. Dirige il teatro Loreto
l'unico teatro in vernacolo di Reggio
Calabria. La sua compagnia, nata oltre 30
anni fa come cabaret, dopo una lunga
collaborazione con il Bagaglino di Roma, č
passata al teatro in vernacolo e ha trovato
'casa' a Reggio, nella sala parrocchiale
della chiesa di Loreto. Premio
internazionale “Gino Votano” 2011 per la
miglior sceneggiatura.
David O’ Reilly (Irlanda)
Nato nel 1985, in Irlanda. E’ autore di
diversi cortometraggi, alcuni dei quali
vincitori di importanti premi, al Sundance
Festival, a Berlino e all’ultima mostra del
cinema di Venezia. David O’Reilly, č il
maestro dell’imprevisto, nel senso ampio del
termine. La sua ultima opera “The External
World” č una somma di episodi imprevedibili
ed imprevisti, eventi mischiati tra loro in
una strepitosa sequenza di palesi
manifestazioni di genio
evocativo/visivo/narrativo. La descrizione
del mondo esterno stando a David non puň non
essere sfrenata, apparentemente illogica,
fredda e distante ma all’improvviso umana e
emotivamente devastante. O’Reilly compendia
l’umanissimo sentimento dello smarrimento di
fronte al tutto, frammentando la realtŕ in
piccolissime storie di ordinaria
sregolatezza.
Jean-Gabriel Périot (Francia)
Si definisce semplicemente regista e si pone
a cavallo fra tradizione e innovazione, fra
cinema e videoarte, fotografia e
sperimentazione in digitale. I lavori del
cineasta francese si rivolgono alla
riscoperta della Storia. Il lavoro di Périot
č basato sul recupero di fotografie del
passato, di immagini “saccheggiate” dal web
o di repertorio, montate ed editate in modo
tale da trasformare l’idea sbiadita di ciň
che eravamo in un flusso inarrestabile di
vita, di idee, di operositŕ, di illusioni.
Con "Nijuman no borei" ("200000 phantoms")
ripercorre la storia della cittŕ di
Hiroshima dal 1914 al 2006, da una parte per
non dimenticare, dall’altra invece per
mostrare la nascita, la distruzione e la
resurrezione della cittŕ giapponese. In "Eut-elle
eté criminelle" ("Fosse stata una
criminale") l’artista propone un montaggio
di scene di punizioni pubbliche nei
confronti di donne francesi, accusate di
aver avuto rapporti sessuali con soldati
tedeschi. "We are winning don’t forget", é
un montaggio di foto di uomini immersi nel
proprio lavoro, soli o inseriti nella
collettivitŕ, e immagini di violente
manifestazioni, sulle note della band
Godspeed you! Black Emperor.
Ruben Pest (Paesi Bassi)
Ha 24 anni ed é laureato nel giugno 2008
presso l'Accademia di Arte e Design Sint
Joost dove ho studiato design audiovisivo.
Puntando sulla regia e sulla sceneggiatura.
Ha realizzato diversi documentari e film di
finzione, come il documentario 'Screws,
machines and happiness' e il corto ''Anna”,
che ha ricevuto una nomination al Film
festival Leids. Sta lavorando come
segretario di edizione e su filmati
aziendali con la sua societŕ Retina Film.
Aage Rais-Nordentoft (Danimarca)
Nato nel 1969, in Danimarca, č un famoso e
regista e attore televisivo. Ha iniziato la
sua carriera di attore nel 1996 con "Anton",
in cui interpretava il ruolo del padre di
Anton. Recentemente ha diretto il film
intitolato "MollyCam".
Christophe Rainer (Austria)
e' nato nel 1985 in Austria. Ha frequentato
la Filmschool di Vienna, dipartimento di
regia. E' membro del Gruppe Umkherfilm,
un'associazione di giovani registi e dal
2005 lavora per la Ruth Mader Filmproduction.
Dal 2006 frequenta la Filmacademy di Vienna,
dipartimento di Regia.
Asaf Saban (Israele)
Nato nel 1979, in Israele. Vive e lavora a
Tel-Aviv. Diplomato presso il Dipartimento
di film della scuola di Arti, "Midrasha" del
Beit-Berl College. I suoi film sono stati
proiettati nei festival cinematografici di
tutto il mondo.
Astutillo Smeriglia (Italia)
Astutillo Smeriglia é nato a Pavia nel 1972.
Laureatosi in Astronomia a Bologna nel 1998,
ha lavorato alcuni anni presso
l'Osservatorio Astronomico di Arcetri e ha
insegnato Fisica e Matematica a Firenze. Dal
2007 si occupa di animazioni e montaggio. I
suoi cortometraggi Qualcosa di mai visto (Something
Never Seen Before) e Il giorno del Jujitsu
(Jujitsu Day) sono stati selezionati in
numerosi festival nazionali e
internazionali. Scrive sul blog in coma Ź
meglio: incomaemeglio.blogspot.com
Milos Tomic (Serbia)
Nato il 5 febbraio 1976. Artista, fotografo,
regista piů volte premiato al Milano Film
Festival, dove ha tenuto anche workshop
sullo stop motion. Miloš Tomić ha studiato a
Belgrado alla scuola di cinema "Kvadrat"
gestita da Zoran e Svetlana Popovic. ed era
nel cast del programma radio cult "Ritam
lepog srca" di Radio B92 Belgrado. Poi ha
studiato Animazione presso la Scuola di
cinema FAMU di Praga. E’ stato selezionato
per il Berlino International Short Film
Festival e la Görlitz Regensburg Short Film
Week. Nel 2007 ha ricevuto il premio del
pubblico al Festival Internazionale del
Cortometraggio Kinemastik a Malta e nel 2005
il premio per il suo film " “Tontaube”" al
concorso internazionale di cortometraggi "Gesten
der Versöhnung" presso il Goethe-Institut.
Adesso vive a Praga.
Micha Wald (Belgio)
E’ nato il 26 febbraio 1974 a Bruxelles, in
Belgio. Dopo aver studiato Montaggio, nel
2007 ha diretto il suo primo film, "Voleurs
de Chevaux" (“Horse Thieves”), nello stesso
anno, la Fabbrica dei Progetti, sezione del
Festival Internazionale del Film di Roma, ha
selezionato il progetto del suo secondo
film, intitolato "Simon Konianski", dal nome
del protagonista del cortometraggio “Alice
et moi”. Nel 2009 ha ultimato “Alice et moi”,
presentato nella sezione L'Altro Cinema
Extra.
AUTORI FUORI
CONCORSO
Raffaele Brunetti (Italia)
Produttore e regista di documentari. Dal
1987 lavora alla realizzazione di
documentari in Italia, in Medio Oriente e
nel bacino del Mediterraneo.
Nei primi anni della sua attivitŕ ha
lavorato con i network giapponesi NHK ,TBS,
NTV, FUJI TV. In seguito ha collaborato con
Nationl Geographic, BBC, ARTE, YLE, History
Channel ed altri, contribuendo alla
realizzazione di oltre cento documentari.
Negli ultimi anni ha firmato la regia di
documentari di creazione co-prodotti con
broadcasters europei ed americani. Ha
ricevuto l’ Award for Creative Excellence
all’ US Int. Film and Video Festival. Il suo
film Mitumba ha vinto il “Globo d’Oro” ed il
Napoli Film Festival come miglior
documentario ed č stato candidato da Arte a
rappresentarla al Prix D’Europe al Japan
Prix ed al Sundance festival. Uno dei suoi
ultimi film, Che Guevara: il corpo e il
mito, ha visto coinvolte undici televisioni
nel mondo, per la maggior parte emittenti
pubbliche televisive europee ed avuto un
grande riscontro sia di pubblico che nei
festival internazionali. Il suo ultimo film
Hair India č stato selezionato per il
festival di Amsterdam nella competizione
ufficiale lungometraggi Joris Ivens IDFA
2008.
Č membro della Associazione della Stampa
Estera in Italia dal 1993, dell’ European
Documentary Network (EDN), dal 2005 č membro
del consiglio direttivo dell’Associazione
dei documentaristi italiani DOC/IT e dal
2006 č direttore degli Italian Doc
Screenings.
Tonia Cartolano (Italia)
Tonia Cartolano, avellinese, 33 anni,
giornalista di Sky Tg 24. Si č laureata nel
2004 alla Scuola di Giornalismo della
Cattolica dopo aver discusso la tesi,
coadiuvata da Monica Maggioni. Poi ha fatto
uno stage a RTL 102.5. Poi una serie di
stage a Sky, fino all’assunzione a SkyTg24.
“Prima o poi nella vita di ognuno passa il
famoso treno”, dice Tonia, “l’importante č
saperlo riconoscere e avere la forza di
salirci su. Per farlo devi avere i muscoli
allenati la passione e soprattutto la voglia
di salirci. Altrimenti quel treno passa e
non sai se ritornerŕ rischiando magari di
perdere per sempre l’occasione della tua
vita”. Premio giornalistico internazionale
“Gino Votano” 2010 con “Innocenza alla
sbarra”, Sky Tg 24.
Piergiorgio Curzi (Italia)
Nato a Roma, nel 1975, con “L'orologio
fermatempo" č stato finalista al premio
Solinas.
Michele De Maria (Italia)
Si avvicina al mondo dell’artigianato
attraverso lo studio dell’oreficeria e della
ceramica, per poi passare al legno e
studiare alla scuola di restauro a Firenze.
La sua attivitŕ si divide tra il restauro di
mobili antichi e la realizzazione di nuovi,
per i quali si ispira ad uno stile
neorinascimentale.
Dolly Esindu (Nigeria)
Scrittore e regista, documentarista, ha
realizzato documentari sulle belelzze
naturalistiche e culturali della Nigeria.
Annamaria Gallone (Italia)
Annamaria Gallone ha vissuto a lungo in
Africa, Cina, Iran. Ha pubblicato libri di
fiabe della tradizione orale e il romanzo
“Ho sposato un bianco” (1997). Collabora a
numerose riviste e trasmissioni televisive
sui temi del dialogo interculturale. Con la
sua societŕ, Kenzi, produce e realizza
fiction e soprattutto documentari per il
cinema e la televisione. Si occupa della
direzione artistica del Festival di Cinema
Africano di Milano, di cui č stata uno dei
fondatori. Organizza e dirige festival
dedicati alle cinematografie del Sud del
mondo. Tra i suoi lavori: "Love and Sex in
ChinaI", "Vite Rubate" e "Anka Here So"
(2007), “Una giornata in paradiso, la forza
dell’acqua”, “Pancasan e Donne, nonostante
tutto” (2008), “Viaggio intorno alla mia
stanza” e “Un futuro sospeso”.
Liborio L'Abbate (Italia)
Ha curato "Cuba Libre", insieme
all'Ambasciata Cubana e all’Associazione
Italia-Cuba. Una coproduzione italo-cubana,
tra Porporato di Torino e Mundo Latino
dell'Avana. Recentemente ha curato anche
l’edizione del video ”Arte Povera”, Torino,
Hopefulmonster, 2000.
Pino Piromalli (Italia)
Cantastorie reggino, si accompagna alla
chitarra per raccontare storie che hanno un
sapore folkloristico e stesso tempo legato
alle abitudini e agli usi della sua terra.
Spazia tra gli stornelli e i rispetti
d’endecasillabi, di cui si sta occupando,
interpretando e musicando una selezione di
una raccolta di Canti del popolo reggino.
Adolfo Pizzi (italia)
E’ nato a Zagarolo il 24 giugno 1914.
Giovanissimo, si occupa di cinema lavorando
presso il laboratorio fotografico della
Cines e in seguito partecipa, come
assistente operatore, ad alcuni film
realizzati durante il periodo di Salň. Nel
dopoguerra si dedica soprattutto al
documentarismo, firmando un gran numero di
cortometraggi, fra cui “Il canto dell’Elba”,
“Sul ponte di Bassano”, “Castelli romani”,
“Al di lŕ del Piave”, “Napoleone all’Elba”,
“Primavera nell’Isonzo”, “Vittorio Veneto”,
“Gorizia porta orientale”, “Uomini nelle
miniere”, “La leggenda del cielo”, tutti
realizzati fra il 1946 e il 1956. Il suo
unico lungometraggio a soggetto, girato nel
1954, č “Ritrovarsi all’alba”.
Vincent Verra (Madagascar)
Scrittore e regista. Ha scritto libri e
realizzato documentari sulla cultura e la
storia del Madagascar.
Francesco Votano (Italia)
Giornalista Rai del Tg 1. Consigliere
nazionale dell'Unioen Nazionale Cronisti
Italiani. Semiologo, scrittore e
drammaturgo. Ha insegnato all'Universitŕ
della Calabria "Semiologia delle Arti" e
"Didattica delle tecnologie multimediali",
ha tenuto seminari nelle Universitŕ di
Reggio Calabria e Messina. Ha lavorato ai
quotidiani "Corirere della Sera", "La
Repubblica" e "Il Tempo". Premio
internazionale per la poesia del Consiglio
d'Europa per "Notte di Praga" (1980) sulla
morte di Jan Palach nella resistenza
cecoslovacca. E' stato il primo giornalista
delle testata nazionali a raggiungere
L'Aquila nella notte del terremoto e al G8 é
stato l'unico ad avere e trasmettere al Tg 1
le immagini di Barack Obama che giocava a
basket.
OSPITI ANNUNCIATI
Farid Adly (Libia)
Giornalista libico che da anni risiede in
Italia. Collabora con diversi giornali tra
cui il Corriere della Sera. E' direttore
dell’agenzia stampa bilingue Anbamed. Per
anni č stata la voce di Radio Shaabi, la
pionieristica trasmissione in lingua araba
realizzata da Radio Popolare. Ha studiato
ingegneria al Politecnico di Milano. Al
liceo curava le trasmissioni della radio
interna della scuola. In Italia, ha
collaborare con i “Quaderni del Medio
Oriente”, rivista diretta da Arturo Schwarz
e poi ha diretto le rivista “al-Sharara” in
italiano e “Attariq” in arabo. Ha
collaborato come corrispondente con il
settimanale arabo di Beirut, “Al Hourriah”
Roberta Yasmine Catalano (Marocco)
Scrittrice italiana cresciuta in Marocco. Ha
pubblicato “Schegge di Memoria", da un
editore italiano che vive in Marocco. Il
libro che racconta degli italiani in
Marocco, raccoglie il frutto di sei anni di
ricerche, condotte tra i libri ma anche tra
le persone, i ricordi, le testimonianze.
Ricostruisce la storia della presenza
italiana in Marocco; a partire dai primi
accordi del XII secolo tra un’Italia
preunitaria e il sultanato marocchino, ne
ripercorre le tappe principali osservandola
da diversi punti di vista, ora storico, ora
letterario, ora attraverso le vicende di
vita di donne e uomini figli della grande
ondata migratoria giunta in Marocco a inizio
Novecento, le cui esistenze si intrecciano
inevitabilmente con la storia del luogo che
li ha accolti.
Mimmo Candito (Italia)
Nato a Reggio Calabria nel 1941, dal 1999 č
responsabile italiano di Reporters Sans
frontier. Ha collaborato con “Il Lavoro”, da
Genova, scrivendo articoli di cinema e
cultura. Nel 1970 č a “La Stampa”, per il
quale diventa inviato speciale e
commentatore di politica internazionale.
Corrispondente di guerra dai principali
teatri di conflitto in Medio Oriente, Asia,
Africa e Sud America, ha seguito tra l'altro
l'Invasione sovietica dell'Afghanistan,
l'operazione Enduring Freedom del 2002, i
bombardamenti del Kosovo nel 1999, la guerra
Iran-Iraq e le due guerre del Golfo, la
guerra delle Malvinas. Dal 2001 č direttore
della rivista culturale “L'indice dei libri
del mese”. Ha collaborato con la Rai
conducendo “Prima Pagina” su RadioTre. Č
docente di Linguaggio giornalistico presso
l'Universitŕ degli Studi di Torino.
Marco Clementi (Italia)
Giornalista del Tg1, č stato inviato durante
la crisi libica e per quaranta giorni č
rimasto a Bengasi insieme ai ribelli libici.
Ha seguito da inviato anche il dramma dei
minatori cileni.
Sakhno Navarro (Malta)
Corrispondente dell’Ansa da Malta. Ha
seguito lo sviluppo delle crisi
nordafricane, dalla Tunisia all’Egitto.
Carlo Parisi (Italia)
Giornalista. Membro nazionale del sindacato
giornalisti italiani č anche segretario
regionale dei giornalisti calabresi e fa
parte del direttivo dell’Inpgi, la cassa di
previdenza dei giornalisti italiani. E’
stato redattore de “Il Giornale di
Calabria”.
Felice Zaccheo (Italia)
Nato a Roma nel 1975, musicista. Inizia gli
studi di chitarra moderna con Francis
Koerber e per diversi anni si occupa di folk
statunitense, di blues e funky, suonando sia
la chitarra acustica che l’elettrica in
varie formazioni attive negli Anni Novanta.
Dal 2002 studia e suona mandolino e plettri
con Sonia Maurer in numerose situazioni che
spaziano della musica classica alla canzone
romana. Dal 2004 si dedica a tempo pieno
all’attivitŕ di musicista, specializzandosi
nella musica popolare italiana e ampliando
le conoscenze relative agli strumenti etnici
e tradizionali italiani. E’ attualmente uno
dei pochissimi suonatori italiani di
chitarra portoghese, strumento che impiega
nei modi tradizionali del fado di Lisbona e
di Coimbra.
Nabila Zayati (Tunisia)
Nata a Tunisi nel 1976, č giornalista e
corrispondente di Ansamed. Videoreporter e
documentarista per televisioni arabe e
italiane, consulente Media e comunicazione
per i paesi del Nord Africa e del Medio
Oriente. E’ membro dell'ordine dei
giornalisti italiani ed interprete di arabo
e francese.